GATTUSO: ” Stavolta mi basterà vedere tanti cani arrabbiati! CUTRONE porta veemenza”. Ma SAN SIRO ora si aspetta PATRICK in campo…

Un Rino Gattuso corrucciato, in conferenza  pre Milan – Sampdoria, a tratti distratto dalla voglia, la fretta, l’urgenza di raggiungere la propria squadra nella sala video a preparare la sfida,  prima dell’ultima rifinitura.  Problemi di formazione per il tecnico rossonero, che certo non lo aiuteranno nella scelta de migliori undici ‘arruolabili’: Kessie e Calhanoglu non stanno bene, in attesa di scogliere gli ultimi dubbi sulle loro scarse probabilità di pieno recupero. Non si appella, Rino, non è il tipo, a  facili, strumentalizzabili,  sentimenti di affetto che i suoi giocatori debbano mostrare domani, nel tentativo di salvare la panchina del loro Mister. Il senso della partita contro la Sampdoria è tutto nell’appello di Gattuso rivolto a tutta la rosa: “Voglio solo vedere tanti cani arrabbiati con  voglia di riscatto”. Il riferimento è stato inevitabile alla voglia, la pressione, l’attaccamento alla maglia dimostrato anche contro il Betis da Patrick Cutrone.  Rino lo cita, lo indica ad esempio, ma ancora non lo promuove titolare ufficialmente. “Non basta la sola voglia – dice l’allenatore – ma occorre qualità, altrimenti non si va da nessuna parte”.  Il carattere, la veemenza, il senso di appartenenza sono però stati posti davanti a tutto il resto. Poche chiacchiere anche per Rino: meno fronzoli domani, ma puntare al sodo e  uscire presto da questo momento, con una partita gagliarda e maschia.  Modulo non svelato e quindi potrà essere difesa a tre, cinque a centrocampo o un 4-4-2, che vedrebbe Higuain affiancato e ‘liberato’ dalla frenesia e dalla caparbietà di Cutrone. A Milano arriva la Samp, difesa arcigna e formazione da trasferta: non serviranno solo schemi e palleggio a questo Milan per aggrapparsi alla classifica e non inciampare sui gradini di questa scala.  Gattuso sa che la partita da disegnare sarà questa volta ‘cuore e grinta’, un concetto che spesso ha tenuto a scacciare dalla suo curriculum. Stavolta, no. Rino li invoca e la squadra schierata dovrà vestire i panni di Cutrone, uno che la maglia rossonera la porta in campo, come in panca o nel giardino di casa… San Siro non perdonerà atteggiamenti diversi: la squadra capace di mettere sotto di due goal il Napoli, di fermare la Roma, deve tornare con la testa al campo, La testa è quella di Patrick: si giochi, allora, nel momento più critico, con chi il cuore lo mette e per questi colori non nasconde nemmeno  le sue lacrime.

 

foto acmilanfb

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *