Nazzareno CANUTI:” La difesa è la forza di questa squadra. In area si deve marcare l’uomo… SPALLETTI? In questa INTER conta il 30%”.

A ‘CARTA CANTA’, la trasmissione in onda ogni lunedì dalle 16 alle 18 a BALLANDO WEB RADIO è intervenuto al telefono Nazzareno Canuti, ex giocatore di Inter e Milan. Con i nerazzurri vanta due Coppe Italia ma soprattutto lo Scudetto 1979-80. Difensore forte fisicamente e appartenente a un gruppo dalla forte impronta nerazzurra passa al Milan disputando, in prestito per una stagione, l’annata 1982-83 in Serie B. Con lui abbiamo parlato della nuova Inter, di difensori e sistemi di marcatura, della sua esperienza al Milan.

Soltanto 6 gol subiti, un gioco in crescita e continuità di risultati: qual è stato secondo te il segnale più importante di questa Inter vincente?

“La difesa mi soddisfa molto, mister Spalletti ha trovato la quadratura, si nota una mentalità differente dove la svolta si è avuta negli ultimi dieci minuti della sfida contro il Tottenham. Si vede finalmente un’Inter che gioca da squadra e che non punta più sul singolo. La forza sta sicuramente nel reparto difensivo, che con Miranda, De Vrij e Skriniar ha a disposizione  un reparto di primissimo livello”.

A chi non rinunceresti mai tra i difensori centrali a disposizione di Spalletti?

“Senza ombra di dubbio Skriniar. Un difensore che sbaglia veramente poche partite, anche se come tutte le grandi difese deve essere supportato da un compagno di reparto all’altezza. Io valuterei anche l’ipotesi di giocare con la difesa a 3 in base alla situazione in cui ci si trova. Contro una squadra come la Juventus potrebbe essere l’opzione più accreditata”.

Quali sono i tuoi ricordi nell’annata rossonera?

“Ricordo molto volentieri l’annata in serie B passata il Milan. Sapevo che dalla serie b saremmo risaliti in fretta, con l’organico a disposizione… Questo mi ha ha fatto accettare la destinazione”.

Quanto manca nell’attuale Inter la mancanza di figure, dentro e fuori dal campo, di origine neroazzurra?

“Sono del parere che i giocatori che sono stati all’Inter e che vogliono bene alla maglia nerazzurra possono fare sicuramente bene: all’80% prediligo infatti questo tipo di figura. Nel calcio però è giusto scegliere l’uomo migliore per ogni situazione indipendentemente dai trascorsi avuti”.

Quanto è cambiato il modo di marcare in questo calcio?

“Il modo di giocare e di marcare oramai è del tutto cambiato. Ci sono tanti allenatori e pochi insegnanti di calcio, in cui si predilige a marcare più a zona che a uomo. Il calcio è diventato oramai uno sport in cui si punta tanto sul fisico e sull’atletica, dando troppa importanza al tipo di modulo in cui vince chi ha l’individualità più forte”.

Qual è il tuo attuale allenatore preferito?

“Tra i tecnici più preparati inserisco Spalletti, Di Francesco, Allegri e sicuramente Ancelotti. Sono allenatori che hanno un modo di schierare la squadra che mi piace. Spalletti in questa Inter vale molto, almeno il 30%”.

Foto tetractis.it

 

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