Le nostre SCHEDE: DANILO D’AMBROSIO, duttilità e forza fisica al servizio dell’INTER nel primo acquisto dell’era THOHIR

SCHEDA
Forza fisica e duttilità sono i punti forti di questo terzino destro che l’Inter oramai si coccola da quasi 5 anni. Sfatato il tabù degli italiani in rosa la squadra nerazzurra ha visto in Danilo uno dei pochi punti saldi nelle ultime stagioni che, prima dell’approdo di Spalletti in panchina, si è ritagliata ben poche soddisfazioni.
Capitano silenzioso, fa parte di quella schiera di giocatori che quando le cose non vanno come dovrebbero andare, scende dal piedistallo e ci mette la faccia (“so di non essere Maicon” disse in un non bellissimo post partita). Terzino completo, ma non certo un fenomeno: arruolabile su entrambe le fasce e all’occorrenza centrale difensivo sia in una difesa a tre che a quattro.

CARRIERA
Passa la gioventù girovagando in prestito dalla Fiorentina in serie minori, Potenza prima e Juve Stabia poi.
Il Torino, che necessitava di rifondare una squadra che potesse aprire un nuovo ciclo con una promozione in Serie A, si accorge di lui e lo preleva con quella formula tanto adorata dalle società, ossia la comproprietà. Giampiero Ventura, ex tecnico granata e della Nazionale Italiana (che gli regalerà l’esordio in maglia azzurra), si ritrova così in rosa due terzini destri che oggi ricoprono un ruolo importante in due club prestigiosi come Inter e Manchester United: D’Ambrosio appunto e Darmian. In scadenza di contratto termina la sua avventura al Toro che per non perderlo a zero lo cede nel mercato di riparazione invernale dell’anno 2014 dopo aver collezionato più di 100 presenze con la maglia granata.

INTER
Approda in nerazzurro con la fama di quello che sarà il primo acquisto ufficiale dell’era Thohir: strappato da una fitta concorrenza arriva a gennaio durante la sessione di calciomercato invernale. Per non perderlo a parametro zero il Torino si fa convincere dall’offerta dell’Inter che mette sul piatto Benassi (già, quel Benassi), un giovane della Primavera e poco meno di due milioni di euro.
Con Mazzarri in panchina D’Ambrosio è abile e arruolabile per il tanto amato 3-5-2 del tecnico toscano ma è con il ritorno di Mancini che trova maggiormente spazio. Forte fisicamente e discreto tecnicamente riesce a ricoprire con estrema efficacia sia la fase difensiva che quella offensiva, garantendo con una certa continuità spinta e il vizio del gol che si trascina ancora oggi. Parte ancora titolare nella disastrosa e poco durevole esperienza di De Boer, stagione che poi concluderà con Pioli.
Insomma D’Ambrosio è un giocatore che non è sicuramente da copertina ma ha caratteristiche che piacciono, e non poco, agli allenatori. Punto fermo in un ruolo che l’Inter, nell’era post Triplete, gli ha affidato con una certa costanza, ripagato da prestazioni dignitose e dall’affetto del pubblico di San Siro. Con l’arrivo del vice campione del mondo croato Vrsaljko prima e di Cedric Soares poi, Luciano Spalletti continua in una costante staffetta per garantire minutaggio ad entrambi.

Fonte foto: calciomercato.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *