Il cielo sopra MILANO è NEROAZZURRO. INTER quarta ed è CHAMPIONS.

Milano – Quando alle 19:30 sei ancora fermo in Tangenziale Ovest e sei partito da casa alle 17:50 sei consapevole che parteciperai ad un grande evento. Quando poi sull’altra corsia ti appare d’incanto il pullman della Bahrain Merida con a bordo lo squalo Vincenzo Nibali capisci che sarà leggenda. I settantamila del “Meazza” quando Sali in Tribuna Stampa più che i brividi mettono adrenalina. Roba da scendere in campo e correre se si potesse. Da Ferrara, passando per Reggio Emilia fino a San Siro. Un giro dell’Emilia, d’Italia che però porta in Europa. E non è un battito di ciglia. Inter, Atalanta e Milan sotto un cielo nero come il mare d’inverno. Inter e Atalanta hanno il destino nelle loro mani mentre per i rossoneri occorre vincere e sperare. La bolgia nerazzurra spinge verso questa ennesima impresa Champions come all’ultima giornata dello scorso anno. C’è un dettaglio però : l’Empoli deve salvarsi. Spalletti si affida a Icardi con Nainggolan Politano e Perisic a supporto. Brozovic e Vecino a dettare i tempi e De Vrij accanto a Skriniar in difesa. Andreazzoli che big Luciano lo conosce molto bene se non benissimo schiera il solito 3-5-2 con Farias e Caputo a colpire con Acquah, Traoré e Bennacer dighe di centrocampo. Arbitra Banti di Livorno che saluta la sua carriera alla Scala del Calcio. Ritmi altissimi da subito con i nerazzurri che vorrebbero sbranare l’avversario. Il copione era logico anche se gli azzurri non fanno barricate ma cercano di giocarla pur difendendosi. Dragowski respinge un bolide di Brozovic destinato al sette ma il miracolo è di Handanovic al 31’ quando a tu per tu con Ciccio Caputo salva col corpo il vantaggio possibile degli ospiti. Il monologo è nerazzurro ed al 42’  Dragowski si supera ancora su Asamoah ma si va al riposo sullo 0-0. A Ferrara il Milan vince ed a Reggio Emilia l’Atalanta pareggia con il Sassuolo. Saranno 45’ di passione. Spalletti sempre sulla graticola al ritorno in campo toglie Asamoah e mette dentro Keita Baldé. La mossa vale come un poker perché 5’dopo il senegalese scaglia un missile dalla distanza che s’insacca nell’angolino e porta in vantaggio i nerazzurri. E’ l’apoteosi di un’onda umana. Spalletti forse per una volta ha avuto ragione. Al 15’ Giovanni Di Lorenzo pensa bene di far suicidare un’intera squadra e appoggia indietro verso il suo portiere ma Icardi si fionda e lo anticipa. Dragowski lo stende e sia Banti che Var danno rigore. Mauro Icardi però dal dischetto si fa ipnotizzare dal forte portiere polacco empolese che respinge col corpo. È una parata che vale oro questa del portiere dell’Under 21 polacca che per tutta la stagione ha tenuto a galla gli uomini di Andreazzoli. Al 25’Icardi lascia il posto a Lautaro e sono più i fischi che gli applausi che accompagnano l’uscita dell’ex capitano. Al 30’ il gelo in una notte di Maggio che sembra Gennaio : Ucan entra in area dalla destra e mette un pallone rasoterra che Junior Traoré deve solo appoggiare in rete. È il pareggio ospite e anche i supporters empolesi non ci credono. Tutto da rifare per Vecino e compagni. Al 37’ il destino ci mette lo zampino con un altro soldato sempre discusso : Naingollan scaglia in rete il pallone che s’era infranto sul palo sul tiro di Vecino e riporta in vantaggio l’Inter. San Siro sembra oscillare ed è letteralmente un tripudio. Gli azzurri venuti da Empoli non mollano e prima D’Ambrosio insieme con la traversa e poi Superman Handanovic su Ucan compiono due miracoli che sono al limite del Dio calcio. Cinque minuti di recupero e Brozovic segna il terzo goal ma Keita Baldé stende Dragowski e dopo il consulto Var il goal viene annullato e Baldé espulso. Il colpo di testa bloccato a terra da Handanovic su Farias è l’emblema della stagione. Il capitano è quello giusto ed indossa grossi guanti. Banti fischia tre volte e l’Inter vola in Champions insieme alla Dea Atalanta. Gattuso con il suo Milan è quinto. Quanti rimpianti in casa rossonera. L’Empoli è in B ma con il paracadute è tutto più dolce. Da San Siro è tutto. A volte certe notti diventano leggende e le grandi storie sono scritte dagli uomini accompagnati da grandi donne. Il volo di un airone su una risaia.

foto : fcinter1908.it

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