L’INTER di CONTE ha già un’ IDENTITA’, ma quanto pesa la mancanza di un terminale OFFENSIVO? Il resoconto del TOUR asiatico.

Manchester United, Juventus e PSG. Queste le tre amichevoli che l’Inter ha disputato ‘dall’altra parte del mondo’ nel suo primo tour dell’era Conte. Le prime indicazioni emerse sono piuttosto chiare: innanzitutto un cambio d’indennità rispetto agli anni passati, con un’impronta di gioco che ancora deve completarsi, ma che ha già dato spunti importanti. Pressing, intensità e quel “testa bassa e pedalare” che i nerazzurri scesi in campo stanno, chi più chi meno, dimostrando.
Un’Inter che però deve ancora plasmarsi soprattutto nel reparto offensivo: con Icardi messo ai margini del progetto, Politano infortunato e Lautaro Martinez ancora in vacanza, si è potuto vedere un inedito Perisic avanzato, anche se qualcuno lo ricorderà a ridosso della prima punta durante la seconda esperienza di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra. Ed è proprio davanti che l’Inter dovrà approfondire i suoi discorsi sul mercato, perchè un solo gol all’attivo è troppo poco: Dzeko e Lukaku sono sui taccuini di Ausilio e Marotta da almeno un mese e mezzo mentre il neo tecnico Antonio Conte ha dovuto obbligatoriamente schierare i vari Puscas, Longo ed Esposito per sopperire al problema.
Un problema che da risolvere il prima possibile a poco meno di un mese dall’inizio del campionato.

Fonte foto: fcinter1908.it

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