Sotto la luna di Pristina il MILAN vince e convince. Che accoglienza in KOSOVO.

Pristina ( Kosovo) – Il nome della città di Pristina nel centro del Kosovo deriva dall’illirico e significa “ di un tempo passato”. A queste latitudini la vita scorre ancora lenta ed il mito del condottiero  Giorgio Castriota Scanderbeg è vivo nella crescita di ogni ragazzo che venera la grande aquila nera. Il tempo passato di un’accoglienza da vere star per la truppa rossonera nelle strade di Pristina. Una città che ha troppo bisogno di ripartire dopo una guerra dilaniante che nel 1996 vide la città quasi interamente bombardata. Al “Fadil Vokkri Stadium” i rossoneri rendono omaggio alle gesta del Feronikeli, campione kosovaro e qualificatosi ai preliminari di Champions. Per la prima volta nella storia in questa landa così contesa, Giampaolo deve rompere l’incantesimo di sconfitte in questa preparazione estiva. Parafrasando il Baseball americano somiglia alla storia curiosa di Pete Incaviglia che prima di colpire per bene una palla riusciva a rompere quasi 400 mazze d’acero. Incaviglia dei Texas Ranger divenne comunque un idolo. Giampaolo e soci, gioco a parte devono dimostrare ancora tutto. Contro il Feronikeli di Ramadani l’allenatore di Giulianova manda in campo Donnarumma; Calabria, Gabbia Romagnoli e Rodriguez in difesa; Krunic, Biglia e Calhanoglu in mezzo al campo e Suso, André Silva e Castillejo davanti. Leão e Paquetá partono dalla panchina mentre Kessié e Duarte non convocati. I ritmi sono sempre quelli estivi e le occasioni non mancano. Al 26’ Suso con una gran punizione porta in vantaggio i rossoneri. Il piede è sempre caldo per il ragazzo di Cadice sempre al centro di tante operazioni di mercato. Il primo tempo si chiude sullo 0-1 e nella ripresa in campo Rafael Leão, Musacchio, Strinic, Bonaventura, Conti, Piatek e Borini. Ed è proprio il volenteroso Fabio dopo dodici minuti a raddoppiare con una bella scivolata che spiazza il portiere dopo una gran giocata di Leão. Il Milan c’è. Sotto la luna di Pristina finisce così. Due a zero. E’ ancora calcio d’agosto, ma gioco e vittoria fanno sempre bene. Ditelo a Incaviglia che per colpire una palla rompeva anche 400 mazze, ma per 1.227 volte è andato a segno in MLB. Da Pristina a un diamante ciò che conta è rialzarsi e colpire.

Foto : Pagina Fb Ac Milan

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