Le PAGELLE nerazzurre di Inter-Lecce 4-0. 1° GIORNATA

Handanovic 6,5: “Vado o non vado” su un’uscita che poi smorza l’attacco leccese, riesce nell’intento di chiudere a reti inviolata la sua prima partita da capitano alla prima di campionato.

D’Ambrosio 7: Dei tre dietro sembra il più sacrificabile visti i nomi nella rosa nerazzurra. Da centrale (adattato) sembra però ci giochi da una vita intera.

Ranocchia 6,5: Rimpiazza all’ultimo il titolare De Vrij e lo fa alla grande.

Skriniar 6,5: Più del 98% di precisione nei suoi passaggi. L’idea di Conte è chiara, partire dal basso e allargarsi sugli esterni.

Asamoah 6,5: Suo l’assist per il gol di Brozovic e di un tiro che finisce di poco fuori. Conosce perfettamente gli schemi di Conte e, in attesa di un ulteriore rinforzo sulla sinistra, la corsia è momentaneamente sua.

Brozovic 8: Il gol è la ciliegina sulla torta di una prestazione fatta di tanti tocchi palla e tanti chilometri percorsi. Si sarà forse convinto delle sue potenzialità con il tiro da fuori?

Vecino 6: Conte lo preferisce a Barella salvo poi invertire le idee a gara in corsa. Le sue qualità mancano in una squadra cui il centrocampo è ancora un cantiere aperto (dal 66’ Barella 6: entra subito in partita causando l’espulsione del neo entrato Farias).

Sensi 7,5: Inverte spesso posizione con il suo compagno di reparto Brozovic ed offre una partita di spessore assoluto. Tecnicamente superiore, lo dimostra con il suo primo gol in maglia nerazzurra (dal 75′ Gagliardini: S.V.).

Candreva 7,5: Uno dei rivitalizzati da Conte, gioca e lo fa alla grande nel suo ruolo preferito. Giocatore a tutta fascia e non solo crossa con precisione ma riesce pure a segnare: alla fine non ci crede neppure lui.

Martinez 6,5: Non riesce a segnare ma solo perché non fa i conti con la precisione. Affinerà l’intesa con Lukaku perché le sue caratteristiche vanno a genio al tecnico (dal 78’ Politano: S.V. Lukaku in fuorigioco gli nega la gioia del gol ma le sue qualità faranno comodo).

Lukaku 7: Gioca inaspettatamente tutti i 90 minuti anche se a tratti appare ancora un po’ ingolfato. Imprendibile quando decide di strappare in velocità. Il gol è il ringraziamento dell’affetto che tutto il pubblico di San Siro gli riserva.

Conte 7: Annienta i malumori dei tifosi scettici della vecchia gloria bianconera. Lui risponde con una squadra valida tecnicamente e piena di fiato: i ragazzi lottano su ogni pallone e tiene in mano il pallino del gioco senza mai rischiare. Ok che l’avversario non era proprio di prima fascia ma non poteva chiedere esordio migliore sulla panchina nerazzurra.

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