L’effetto CONTE immerso nel nerazzurro. Partenza SPRINT e fiducia in LUKAKU per ridurre il gap.

Si sa che all’Inter niente è facile, figurati se vieni proclamato come colui che arriva e deve cambiare le sorti di una Società gloriosa, ma anche molto poco vincente nell’ultimo decennio. Se a questo ci aggiungi un passato a tinte bianconere allora serve l’impresa. Per adesso Conte non ha portato titoli, ma sicuramente quella mentalità e quella “cazzimma” che dalle parti di Appiano Gentile non si sentiva respirare neanche lontanamente. Testa bassa e pedalare e quel “Club non per tutti” sono gli slogan che hanno accompagnato l’ex allenatore del Chelsea all’Inter. Un’estate lunga e faticosa, gestita senza reparto offensivo e con un Icardi ai margini della squadra ma pur sempre presente in rosa, fino all’ultimo giorno di mercato. E poi la striscia positiva di risultati in campionato come biglietto da visita, oltre alla prestazione incantevole al Camp Nou contro il Barcellona degli altrettanto incantevoli Messi e Suarez. Rimane il rammarico della sconfitta interna contro la sua ex Juventus, sperando possa essere d’aiuto per il processo di crescita della squadra.  Le intese sono ancora d’affinare completamente, ma il feeling con il pubblico di San Siro, il desiderio di rispetto, l’intensità, l’approccio alla partita e la conferma che Lukaku possa essere il top player nerazzurro sono dalla sua parte.

Fonte foto: sport.virgilio.it

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