MILAN, vedi NAPOLI ma poi…
Non fosse bastato un calendario che nelle ultime cinque partite aveva messo di fronte al Milan e a mister Pioli avversarie come Roma, Lazio e la pluridecorata Juventus, ecco la tanto bistrattata pausa per le Nazionali ad intralciare il lavoro di ricostruzione psicologica di cui ha dovuto occuparsi il nuovo allenatore. Bastasse questo… Nel mentre, il nuovo assalto a Ibra, una suggestione ricorrente per i tifosi più feriti da anni di rinnovate speranze , consolidate delusioni, spezzate da miraggi ‘europei’, vanificati a pochi calci dalla fine del campionato scorso. Ora pure i ‘peana’ inneggiati da un riacclimatato Piatek, che complice il ritorno in Patria ha pronunciato parole di sfida, intenti bellicosi, conditi da messaggi d’amore nei confronti del nuovo palcoscenico che lo ha acclamato appena sbarcato a Milano. Non ultime, gli ammiccamenti di Hakan Calhanoglu verso quella Bundesliga salutata forse con troppa fretta ma con indubbia nostalgia… Dal frullatore di Milanello e del mondo rossonero, come da calendario certo e scritto (questo sì, senza colpi ad effetto…) uscirà sabato 23 novembre un Napoli che Pioli avrebbe forse voluto digerire dopo una ripresa del campionato meno ‘condita’ da paure, esami di riparazione e sentenze di nuovo affrettate. Si dirà, perchè questo si dirà: Pioli a un bivio, l’esame di Pioli, Pioli in bilico, ecc… La squadra di Ancelotti è una delle peggiori sfide che potessero arrivare alla ripresa di un campionato in cui la sosta obbligata ha messo a rischio non tanto i ritmi o la condizione fisica, quanto la testa e la concentrazione da ritrovarsi nei giocatori rossoneri. Le assenze di Bennacer e Calhanoglu, non due fenomeni, attenzione, ma a questo punto perni solidi e riconosciuti negli schemi del nuovo tecnico, rischiano di esporre smodatamente a giudizi drastici il lavoro sin qui svolto da Stefano Pioli nelle poche settimane vissute in rossonero. Una partita da affrontare, vivere e vincere con i nervi, perchè la tecnica sarà tutta dalla parte degli azzurri di Re Carlo. Milan, vedi Napoli e saprai dove puntare, da quali basi ripartire e con chi. La classifica a Milanello rimarrà comunque appesa, la sfida al Napoli, quale sarà l’esito, non farà che ribadire il concetto: il MILAN è il MILAN, rimanga chi ne sarà degno e i cancelli di Carnago accolgano in futuro solo chi saprà rispettare la storia del Club.
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