INTER quasi perfetta al giro di boa. Un girone da PROTAGONISTA tra SORPRESE e RIMPIANTI.

Quattordici vittorie, quattro pareggi ed una sola sconfitta. Questo è il bottino fin qui raccolto, la bellezza di 46 punti che costituiscono un buon fieno per la cascina che l’Inter vuole cercare di riempire in un campionato, all’inizio dalle sembianze utopiche, poi via via trasformato. Il grande lavoro svolto fin qui dalla Società e la dedizione di Conte han fatto sì che chi c’era non è stato solo rivalutato, bensì responsabilizzato, con l’intento di dare il giusto valore ad una rosa che l’anno scorso arrivò quarta per un nulla. C’erano altri giocatori vero, ma come ha sempre sottolineato il Mister, l’Inter è l’unica squadra che ha sostituito e non rafforzato. Vlahovic e l’ex Karamoh hanno stoppato l’Inter sul più bello, costringendo i nerazzurri a due dei quattro pareggi complessivi che avrebbero portato la squadra di Conte ad un livello della vetta ancora più alto. La sconfitta in casa contro i rivali bianconeri brucia, ma ci sta e deve essere il tallone d’Achille da incerottare per una squadra che va molto vicino all’essere perfetta. Tanta sofferenza causata soprattutto dai numerosi infortuni che hanno condotto a vittorie di misura, senza però mai rubare niente a nessuno, perché tutto quello ottenuto fin qui è frutto del lavoro e del sacrificio di una squadra che è soltanto all’inizio del suo nuovo processo di crescita. Dunque cosa aspettarsi dal futuro? Le risposte passano anche dal mercato e dai giocatori che arriveranno (qualcuno inevitabilmente partirà) per cercare di rinforzare una rosa che ha mostrato lacune soprattutto durante la fase centrale del girone d’andata. C’è chi ha sorpreso e superato ogni più rosea aspettativa come Sensi, Lautaro e Bastoni e chi invece può e deve fare di più come Godin, Lazaro e Gagliardini. Un’Inter che dovrà portare avanti l’obbiettivo scudetto con l’impegno europeo dell’Europa League, consapevole però del fatto che se non sarà questo l’anno in cui arriveranno titoli poco importa, perché il processo di crescita è appena iniziato.

Fonte foto: eurosport.fr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *