Le PAGELLE nerazzurre di Inter-Milan 4-2. 23° GIORNATA

Padelli 4: Poteva andargli peggio ma il risultato finale lo ha salvato. Colpevole su entrambi i gol rossoneri con interventi goffi che non ti aspetti dal secondo portiere dell’Inter.

Godin 6: Patisce le incursioni avversarie e la fisicità di Ibrahimovic che lo sovrasta in occasione del vantaggio rossonero. Però va anche vicino al gol con un buon colpo di testa ed imbuca Sanchez nell’azione che porterà al pareggio.

De Vrij 8: È uno dei pochi che rimane sopra la sufficienza nel primo tempo disastroso dell’Inter. Chiude una pericolosa diagonale e spalleggia con Ibrahimovic. Il gol del vantaggio è una perla che vale ben più di una stracittadina.

Skriniar 5,5: Ha colpe abbastanza evidenti sul gol di Ibrahimovic lasciandolo libero di girovagare nell’area di rigore. Si becca un giallo per un semplice contrasto e non sempre riesce a trovare la soluzione giusta in fase di ripartenza.

Candreva 6,5: La sua voglia di spinta doveva avere un freno perché contro dalla stessa parte bazzicava un certo Hernandez. Dopo un primo tempo sottotono riesce a farsi poi trovare pronto è libero per le sue classiche discese. Suo l’assist da calcio d’angolo per il gol di De Vrij (dal 80’ Moses S.V.:Entra per tamponare le discese rossonere sulla sinistra. Pochi minuti la degni di nota visto che regala l’assist per il definitivo 4 a 2).

Barella 7: Da sempre la sensazione che da un momento all’altro possa essere l’uomo che spacca la partita grazie alle sue incursioni in mezzo al campo. Dopo un primo tempo da spaesato riesce nell’intento per cui è stato acquistato: dinamismo e tanta corsa che lo porta ad un cost to cost che si infrange solo su Donnarumma.

Brozovic 7: È esattamente lo specchio della partita dell’Inter. Inguardabile nel primo tempo, decisivo nel secondo. Da capitano decide di trascinare la squadra ad una incredibile rimonta siglando un bellissimo gol al volo nell’angolino andando in rete sia nel derby d’andata che in quello di ritorno.

Vecino 7: È l’uomo che probabilmente nessuno vorrebbe in campo se si dovesse decidere di far giocare un certo Eriksen. Dalla fine del calciomercato però è passato da sicuro partente ad inamovibile facendo parlare il campo. Prima spreca un rigore in movimento poi decide di riprenderla.

Young 6: Niente sgroppate da Premier League ma tante difficoltà nel proteggere la fascia d’appartenenza. Questa volta Ashley ha vestito i panni di giocatore normale (dal 90’ Biraghi: S.V).

Sanchez 6,5: Dopo la buona prova da subentrante ad Udine tocca lui affiancare Lukaku. Tocca complessivamente pochi palloni ma uno di questi vale un gol: la giocata e l’assist per Vecino è da campione vero (dal 72’ Eriksen 6,5: Entra e si posiziona nel suo habitat naturale, trequartista. La traversa gli impedisce di siglare il gol dell’anno ma tutti sono consapevoli che una volta trovata la condizione giusta e la perfetta collocazione in campo sarà difficile privarsi di lui).

Lukaku 7,5: Ancora una volta lui, ancora in gol e ancora una grande prestazione per il numero 9 nerazzurro. Durante il primo tempo gli arrivano pochi palloni e allora decide di mettersi in proprio con una grande discesa che verrà poi sprecata da Vecino. Nel secondo tempo invece difende i palloni che gli arrivano, fa salire la squadra e segna nel momento in cui la partita si stava spegnendo.

Conte 7: L’Inter del primo tempo non può essere nulla che si avvicini alle sue idee di gioco. Poi probabilmente è riuscito a toccare le corde giuste all’intervallo in cui gli bastano 2 minuti per riportarsi in parità. Sceglie Vecino e non Eriksen, Candreva e non Moses. Godin al posto dello squalificato Bastoni e Sanchez come partner d’attacco di Lukaku. Tutte scelte azzeccate (cambi compresi) e un derby che vale il primato in classifica.

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