Le PAGELLE nerazzurre di Inter-Napoli 2-0. 37° GIORNATA

Handanovic 7: Salva il risultato in un paio di occasioni. La parata più difficile? Quella su Politano. Terzo partita consecutiva senza subire gol.

D’Ambrosio 7: Prezioso in zona offensiva riuscendo ad aprire le marcature. Si fa trovare libero in area di rigore e pronto sia da difensore che da esterno a tutta fascia.

De Vrij 6: Bene in marcatura su Milik che non fa niente per guadagnarsi la pagnotta. Meglio per l’olandese.

Bastoni 6,5: Forse una delle partite più convincenti per il giovane con la 95 sulla schiena. Coraggioso nel cavalcare l’onda della gioventù e arrivare in zona offensiva. Bravo anche sui cambi gioco.

Candreva 6: Meno sprintoso delle ultime uscite ma partita di sacrificio (dal 60’ Godin 6: Trasla D’Ambrosio sulla fascia per posizionarsi in difesa).

Brozovic 6,5: Un suo recupero palla da il via al primo gol nerazzurro. Solo Meret gli nega la gioia del gol personale.

Barella 5,5: La classica ammonizione “alla Barella” non gliela toglie nessuno. Fatica a trovare il giusto equilibrio nel centrocampo azzurro.

Biraghi 6: L’assist per il primo gol è suo, e sono sei in campionato. Spreca un contropiede d’oro anche se sul pallone ci era arrivato dopo una lunga cavalcata. Lascia forse troppa libertà a Politano (dal 80’ Young: S.V.).

Valero 6,5: Se fai sedere un certo Eriksen che per età e fama vale forse il doppio di te un motivo ci sarà (dal 89’ Eriksen: S.V.).

Sanchez 5,5: Non è sicuramente quel giocatore decisivo al quale ci eravamo abituati nelle sue ultime uscite. Fatica ma glielo si perdona (dal 60’ Martinez 7: Non c’è modo migliore che rispondere sul campo alle tante critiche ricevute negli ultimi giorni. Come? Segnando un eurogol).

Lukaku 6,5: Non segna ma il lavoro sporco se lo accaparra tutto lui. Sempre presente in area e il suo peso si fa sentire (dal 89’ Moses: S.V.).

Conte 6,5: A quanto pare ci tiene ad essere “il primo dei perdenti”. La sua squadra c’è ed è pure fortunata perché il Napoli va vicino al gol più di quanto vorrebbe. Ma lui è sul pezzo e la chiude nel momento giusto in attesa del miglior Eriksen.

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