INTER, il mercato ti cambia pelle: restyling sulle fasce, CENTROCAMPO corposo, SANCHEZ il capolavoro ma CONTE può sorridere a metà.

Finito il calciomercato è tempo di bilanci: per una squadra come l’Inter che punta a ridurre il gap in terra nazionale con la Juventus e ad aumentare il proprio cammino in Champions League, era più che fondamentale cercare di farlo nel migliore dei modi. Ci saranno riusciti gli uomini mercato Marotta e Ausilio? Andiamo ad analizzarlo.
PORTIERI. La necessità più evidente era regalare a Conte, ma soprattutto ad Handanovic, un guardaspalle affidabile viste le difficoltà riscontrate l’anno passato durante il periodo di assenza del capitano e numero 1 nerazzurro. Musso dell’Udinese è stato in orbita Inter, ma perché acquistare (a caro prezzo) un altro portiere quando possiedi già il cartellino di Radu? E così il rumeno ha scalato le gerarchie alle spalle dello sloveno: a Berni non gli è stato rinnovato il contratto e Padelli ha preso il suo posto come terzo portiere. Reparto che completa il giovane figlio d’arte Stankovic che staffetterà tra Primavera e prima squadra.
DIFESA. Rimasta la colonna portante della retroguardia, l’Inter, doveva più che altro completare e dare certezze sia in entrata che in uscita a chi già era in rosa l’anno scorso. Al sinistro Bastoni è stato affiancato il più esperto e maturo Kolarov, con De Vrij è rimasto Ranocchia centrale mentre a destra sarà D’Ambrosio il vice Skriniar anche se forse è il caso di dire che sarà invece lo slovacco a far rifiatare il 33 nerazzurro. Numericamente parlando ci siamo: Pirola in prestito al Monza inizierà il suo percorso di crescita, Godin invece è stato “regalato” al Cagliari.
Nelle prime giornate di campionato però sorgono un paio di dubbi: Kolarov è davvero così affidabile nella difesa a tre? E poi a destra Skriniar è stato davvero così vicino a lasciare l’Inter? Se sì allora forse nella testa del tecnico c’era davvero la volontà di sacrificarlo per puntare su qualcuno di più affidabile per quel ruolo. Milenkovic e Samlling infatti sono stati pensieri più che concreti.
Darmian colpo di coda dovuto ad un accordo tra Inter e Parma l’anno scorso: per lui ruolo da Jolly tra esterno e i tre dietro.
ESTERNI. Balza all’occhio il grande acquisto della campagna acquisti nerazzurra: Hakimi. Prelevato dal Real Madrid per 40 milioni più bonus è la certezza nello scacchiere di Conte. Con lui si va sul sicuro ed il salto di qualità è garantito. Giocherà a destra dove troverà a giro uno tra Young, D’Ambrosio e Darmian pronti a sostituirlo. A sinistra è tornato il fresco “campione di tutto” con il Bayern Ivan Perisic: per lui nessuna grande offerta e così l’Inter se l’è tenuto stretto. Così come per il marocchino anche lui si ritroverà giocatori duttili alle sue spalle. Biraghi e Moses non sono stati riscattati, Lazaro è finito in prestito al Borussia Monchengladbach che sfiderà ai gironi di Champions proprio l’Inter mentre Dalbert è finito in quel di Rennes sempre in prestito con diritto di riscatto.
Dimarco è tornato all’Hellas Verona in prestito mentre Candreva alla Sampdoria ha finanziato l’acquisto di Darmian.
Asamoah ha rescisso mentre Alonso del Chelsea, forse, non è mai stato realmente vicino.
Restyling quindi completo e Conte accontentato tra ripensamenti (Perisic) e top player (Hakimi) anche se forse manca all’appello un altro esterno sinistro.
CENTROCAMPO. Dopo anni di corteggiamenti finalmente il pupillo Vidal è approdato in nerazzurro. Un’altra ventina di milioni sono stati spesi per il riscatto di Stefano Sensi dal Sassuolo: un’operazione che poteva essere finanziata dalla cessione di Nainggolan al Cagliari che però non si è incredibilmente conclusa. Il nuovo centrocampo di Conte così può supportare il trequartista (Eriksen o Sensi) grazie a fisicità e dinamismo: insieme al cileno e al belga infatti ci saranno Barella, Gagliardini ed il lungodegente Vecino. È rimasto anche Brozovic che più volte è finito sul mercato ma in assenza di offerte concrete l’Inter ha optato per la sua permanenza ed abbandonato il sogno Kantè. Non a caso infatti giocatori con caratteristiche simili al francese del Chelsea sono stati più volte associati alla maglia nerazzurra: Paredes, Thomas e Kessie su tutti.
Joao Mario è tornato allo Sporting Lisbona mentre Agoumè è finito in prestito allo Spezia. Centrocampo corposo e molto duttile. Ora Conte, al netto degli infortuni, avrà a disposizione esperienza e tante variabili.
ATTACCO. Non servivano grandi manovre là davanti una volta allontanate le avances blaugrana per arrivare a Lautaro Martinez.
Sanchez è stato riscattato gratuitamente dal Manchester United e questa è l’altra grande manovra nerazzurra che in pochi purtroppo ricordano. Con Lukaku confermato serviva un suo vice: tanti nomi tra cui i soliti Giroud e Llorente per poi virare su Andrea Pinamonti. Con lui un patto per riacquistarlo dal Genoa praticamente alle stesse cifre con cui era stato venduto. Fisicamente valido, integro e dal cuore nerazzurro; forse non l’ideale per un giovane come lui passare più tempo in panchina che sul campo ma i tanti impegni potranno giocare a suo favore.
Poteva servire un altro attaccante? Forse si, ma c’è sempre la carta trequartista come seconda punta vista l’abbondanza in mezzo al campo. Gervinho? Difficile trovargli un posto nello scacchiere di Conte.
In uscita invece Salcedo e Esposito sono andati in prestito rispettivamente all’Hellas Verona e alla Spal, Longo saluta definitivamente per il Vicenza mentre l’ex capitano Icardi è stato riscattato dal PSG ancor prima che iniziasse il calciomercato.

Fonte foto: tuttomercatoweb.com

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