INTER, Derby amaro ma non tutto è da buttare: 4 punti su cui riflettere e RIPARTIRE.

DIFESA. Balzano all’occhio i tre gol subiti dalla Fiorentina, due dal Benevento, uno a Roma con la Lazio e altri due nel derby milanese. Totale otto su quattro giornate. Troppi. Qualcosa non quadra e Conte lo sa. Difficile non accorgersi delle difficoltà di Kolarov nel ricoprire il ruolo di terzo di sinistra e del resto del pacchetto arretrato, che da quando ha perso il regista (Brozovic) si è ritrovata scoperta e più sbilanciata alla fase offensiva. Se si aggiungono le qualità di spinta dei quinti di centrocampo allora è veramente troppo. Occorre correre al riparo, magari rivedendo un po’ l’assetto in mezzo al campo e prendendo in considerazione di utilizzare una difesa meno offensiva. A quattro? Conte ha già negato per cui servirà un lavoro extra per Bastoni e compagni.

ERIKSEN. Quasi un controsenso citare il danese per equilibrare una squadra incerta e destabilizzata. L’ex Tottenham però ha dalla sua una qualità che all’Inter manca e che può godere ora che si entra nel periodo “europeo”. Un maggior minutaggio può una volta per tutte far capire a Conte e ai tifosi di che pasta è fatto. Contro il Borussia Mönchengladbach si parla già di riscatto dopo la débâcle nel derby mentre nella doppia sfida contro il Real Madrid servirà anche l’esperienza di chi in quella competizione è riuscito ad arrivare fino in fondo. Inutile usufruire di Eriksen per cinque o dieci minuti a partita. Titolare? Toccherà a lui dimostrare di meritarselo.

CALENDARIO. Poco riposo, tanti impegni. Voltare pagina può sembrare più facile del previsto. Dalla Champions al ritorno in campionato nell’arco di pochissime ore con sempre l’incubo Covid pronto a toglierti energie per chi come l’Inter può vantare di una rosa ampia. Poco prima della prossima sosta Real Madrid e Atalanta. Nel mezzo però tanti match alla portata per ridurre il gap in classifica. 5 punti dalla vetta generalmente non sono tanti, ma dopo quattro giornate sì.

SOSTITUZIONI. Un grande vantaggio per quest’Inter arriva dal regolamento sulle sostituzioni. Cinque in totale, tante se si considera l’ampiezza della rosa. Tocca a Conte però gestirsele nel miglior modo corretto. Due soltanto nel derby con una squadra palesemente in difficoltà e stanca dopo i tanti impegni con le rispettive Nazionali sono veramente poche. Serve più coraggio nel gestire alcuni giovani che non possono aggregarsi alla prima squadra soltanto per fare numero. Il Milan stesso ha dimostrato una certa attitudine nel proporre facce nuove mentre Frabotta e Portanova della Juventus sono ulteriori esempi. Le partite si possono vincere anche così.  

Fonte foto: repubblica.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *