Le pagelle nerazzurre di Inter-Shakhtar Donetsk 0-0. 6° GIORNATA FASE A GIRONI CHAMPIONS LEAGUE.

Handanovic 6,5: Nelle poche offensive avversarie lui si fa sempre trovare pronto.

Skriniar 6,5: È cresciuto tanto e lo si vede perché sta riuscendo a trovarsi a suo agio anche nella difesa a tre. Bravo in copertura e nelle avanzate nel “tutto per tutto” sul finale.

De Vrij 6: Preciso ed ordinato guida la retroguardia nerazzurra.

Bastoni 6: Stesso discorso di Skriniar ma su di lui c’erano oramai pochi dubbi. Nella debacle europea nerazzurra è una delle poche note positive (dal 85’ D’Ambrosio: S.V.).

Hakimi 6,5: Rispetto al passato recente si notano margini di miglioramento. È uno dei più bravi per temperamento anche se c’è da rivedere la gestione tra fase offensiva e fase difensiva (dal 85’ Darmian: S.V.).

Barella 6: Recuperato in extremis si mette a carburare come sempre anche se la benzina sembra finirgli troppo presto.

Brozovic 6: In regia se la cava anche se non verrà ricordato per chissà quali grandi giocate. Però va vicino al gol.

Gagliardini 5: Spreca un giallo per proteste, si vede poco e forse questa partita non era adatta a lui (dal 75’ Sanchez 6,5: È vivace ed attivo soprattutto in una qualità che non ti aspetti, il colpo di testa. Lukaku gli nega la gioia de gol).

Young 5: Delude perché era tra i più riposati ed i più esperti in ambito europeo (dal 69’ Perisic 5: Difficile fare peggio dell’inglese eppure lui quasi ci riesce tra svogliatezza e cross imprecisi).

Martinez 6: È l’uomo più pericoloso, ci prova di testa e forse quella traversa alla prima occasione starà ancora tremando. Gli manca il gol (dal 85’ Eriksen: S.V.).

Lukaku 5: In settimana si è autoproclamato tra i cinque attaccanti più forti del momento. Nessuno glielo contesta ma oggi poteva dimostrarlo una volta per tutte, in un match da dentro-fuori. Due suoi colpi di testa sono esattamente lo specchio di quest’Inter: il primo lo salva un miracolo del portiere, l’altro lo devia lui in fuorigioco mentre si stava probabilmente scagliando in rete.

Conte 4,5: Non è di certo questa la partita peggiore della sua Inter ma alla fine dei conti bastava segnare un gol per sbarcare agli ottavi e le principali colpe le si additano proprio al mister. Incredibile come una squadra che ha subito 16 gol nel girone non ne abbia preso nemmeno uno dai nerazzurri. C’è altro oltre alla sfortuna ed alla bravura del giovane portiere Trubin? Esiste realmente un piano B? Parte col suo consolidato 3-5-2 fidandosi più di un Barella non al 100% che di Eriksen. Ha le occasioni per portarsi in vantaggio ma la squadra, visibilmente stanca e priva di idee, andava aiutata prima. Il triplo cambio all’85esimo ha portato linfa ma nel momento sbagliato.

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