Le PAGELLE nerazzurre di Inter-Juventus 2-0. 18° GIORNATA SERIE A.

Handanovic 6,5: Si sporca i guanti all’87esimo nel primo vero grande intervento di serata su un tiro di Chiesa.

Skriniar 6,5: Lotta arcignamente sulla destra prendendosi anche la licenza di avanzare ed impostare la manovra.

De Vrij 7: Tatticamente perfetto, chiude gli spazi alla punta Morata e dirige il giropalla arretrato.

Bastoni 7,5: Il lancio a tutto campo in scivolata per l’inserimento di Barella è da vedere e rivedere. Ma nella sua partita non c’è solo quello: chiedere per credere a Chiesa prima e Kulusevski poi.

Hakimi 7: Quando parte, si sa, c’è poco da fare. Costringe gli avversari a tenerlo d’occhio e ad evitare di lasciargli lo spazio onde evitare il confronto già abbastanza impari con Frabotta.

Barella 8,5: Quale palcoscenico migliore per giocare la partita perfetta? Il gol è da punta vera, il resto è da centrocampista totale. Sontuoso.

Brozovic 7: Rallenta ed accelera il gioco quando occorre. È il metronomo nerazzurro da cui passano tutti i palloni.

Vidal 7: Sceglie la vittima perfetta per segnare il suo primo gol in campionato, il secondo consecutivo dopo quello siglato in Coppa Italia. Grinta e cattiveria, ora l’Inter è anche sua (dal 77’ Gagliardini: S.V.).

Young 6,5: Ha il duro compito di seguire Chiesa per tutta la fascia riuscendoci fino a quando giallo ed energie sono venute a meno (dal 72’ Darmian 6: Chiude su Kulusevski e si limita a gestire la fase difensiva).

Martinez 6: In una serata perfetta stonerebbe l’insufficienza per chi comunque si sbatte sempre in quattro per la squadra. Il lavoro sporco là davanti tocca a lui ma serve migliorare la mira. Almeno 4 occasioni nitide da gol sprecate (dal 86’ Sanchez: S.V.)

Lukaku 6: Chiellini lo segue anche in bagno ma il belga riesce in più di un occasione a prendergli il tempo e a girarsi. Pochi spazi, ci pensano le mezzali.

Conte 7: Se la gode e se la ride Antonio che predica calma e riceve la risposte dagli 11 tipo. La sua squadra entra bene in partita e non regala un tempo come spesso accade. Domina in mezzo al campo creandosi gli spazi necessari per l’inserimento dei centrocampisti. Tutto perfetto perfino nei cambi.

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