INTER, dalla FESTA all’ADDIO la storia si ripete: da MOURINHO a CONTE, passando per LEONARDO, MANCINI e BENITEZ, i GUASTAFESTE nerazzurri.

Eppure, ci eravamo tanto amati. Diciamo che nella storia recente nerazzurra il cambio degli allenatori è sempre stato un punto cruciale agli occhi dei tifosi. Tralasciamo i recenti cambi di panchina, quelli dell’era cinese targata più Thohir che Suning e delle decine di tecnici bruciati ai tempi del Moratti poco vincente. All’Inter, quando si vince, non si continua. Sembra quasi che la vittoria con i colori del cielo e della notte pesi il doppio di qualsiasi altro trofeo vinto altrove. Mourinho abbandonò Moratti e Zanetti nella notte magica di Madrid, pochi minuti dopo aver vinto uno storico Triplete. Prima di lui l’attuale C.T. della Nazionale, Roberto Mancini, si fece esonerare dopo le dure parole dette poco dopo aver festeggiato il centenario, nel post partita della sfida di Champions contro il Liverpool. Per non parlare di Benitez, neo campione del mondo per club, alla ricerca di nuovi giocatori per cambiare pelle a quel serpente ancora troppo radicato al Vate portoghese. Leonardo preferì il progetto francese del PSG dopo aver vinto contro il Palermo la Coppa Italia. Dopo 11 anni la storia si ripete, con Conte che lascia 3 giorni dopo la festa Scudetto. Da allenatori a guastafeste il passo è breve, l’Inter lo sa.

Fonte foto: sport.sky.it

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