NOTTI in ‘BIANCO’ per AC MONZA. Ma quali le cause di questa FALSA PARTENZA?

Il brusco stop generato dall’amara sconfitta casalinga contro il Padova, ha avuto come conseguenza all’interno di AC Monza un necessario momento di riflessione incalzato dal prossimo, imminente impegno infrasettimanale a Empoli. Il tutto all’indomani di quel ‘closing’ che ha definito il nuovo assetto societario, che ha sancito ufficialmente il passaggio al fondo americano Beckett Layne Ventures, in attesa del Consiglio di Amministrazione,

La chiusura del mercato sembrava aver sanato tutte quelle situazioni ‘malate’ che avevano condizionato l’ambiente, gli obiettivi dichiarati e le preoccupazioni di tifosi e addetti ai lavori.

Sono note e confessate da mister Paolo Bianco e dal nuovo Direttore Sportivo Nicolas Burdisso le trattative che avrebbero potuto stravolgere la rosa e che hanno spinto a operare a difesa di possibili operazioni in uscita.

Le logiche aspirazioni di Matteo Pessina, le comprensibili rivendicazioni contrattuali di Armando Izzo, i desideri di carriera dei vari Colpani, Birindelli, Carboni, Dany Mota non hanno certo reso il lavoro facile a Bianco che, a suo dire, pregava ogni giorno affinchè la fine del mercato arrivasse senza che gli fossero tolti i pezzi pregiati.

Vogliamo metterci anche le infelici dichiarazioni sulla presunta non compatibilità di Keita Balde all’interno dei piani societari, le panchine comminate allo stesso e i frammenti di apparizioni concessi ad uno dei pochi fuori quota di questa rosa? Il tutto a suffragio di una lite, contrasto, negati, ma a questo punto più che credibili, ma soprattutto forse mai sanati.

La squadra biancorossa scesa (agonisticamente solo dopo il 50′) in campo sabato scorso è parsa slegata, svogliata, lenta e senza carattere. Gli infortuni dell’ultima ora sono da mesi una costante, come una regola è diventata quella di non inviare alcun giocatore biancorosso in conferenza stampa nei post partita. D’accordo, la Lega Serie B, non lo impone, se non per i mister, ma tutte le altre squadre partecipanti al campionato cadetto il giocatore lo mandano, eccome , davanti a microfoni e telecamere nel post partita. Ciò premesso, le domande sono le più svariate: quali sono le cause di questa magra classifica ? Mancanza di unità di intenti, collaborazione, feeling tra giocatori e allenatore? Poca coesione, armonia tra i giocatori? La preoccupazione che il nuovo asset societario non sia all’altezza di quello che il Presidente Berlusconi e Adriano Galliani avevano idealizzato e poi realizzato, ma poi disilluso dopo la scomparsa di Silvio e la dichiarata volontà di Fininvest di non voler più partecipare ad un gioco dispendioso e così lontano dalle loro competenze e interessi economici?

Il fatto che Paolo Bianco, allenatore non scelto dalla nuova Dirigenza ma dalla stessa pubblicamente ‘accolto’ e approvato, sia molto più che in bilico, avvalora tutte le tesi di cui sopra. Dopo solo cinque giornate di campionato, da sabato scorso sono iniziate le notti in ‘Bianco’. Pagherà l’allenatore di una rosa comunque tra le più attrezzate, che rende il provvedimento meno scusabile. Tralasciamo pure Salvatore Bocchetti, troppo denigrato e non messo nelle condizioni di lavorare al meglio, ma una riflessione si impone: l’ultimo Palladino (mesi e mesi senza vincere e convincere a salvezza acquisita), Alessandro Nesta e ora Paolo Bianco. Tutti con una rosa decisamente superiore a tante altre avversarie , non sono riusciti a trasmettere la cattiveria agonistica, massima attenzione, determinazione, capacità di soffrire a ogni singolo componente delle formazioni di volta in volta schierate. Distribuiamo responsabilità e compiti, risolviamo le diatribe, prima di assumere decisioni definitive, anche se De Rossi, ad oggi, non è solo poco più che un candidato . Notti in ‘Bianco’, trascorse e da trascorrere, ma il tempo stringe e gli impegni prossimi sono scogli viscidi e pericolosi.

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