BURIANI:”BAKAJOKO andava solo aspettato. CONTI? Se sta bene, e’ lui il titolare. I fischi a CALHANOGLU? San Siro non è facile per nessuno

Nel corso della puntata di ‘CARTA CANTA’ di lunedì 28 gennaio, in onda sulle frequenze FM di Ballando Station One, la Redazione ha raggiunto al telefono l’ex giocatore rossonero Ruben Buriani, ‘polmone’ del reparto centrale del Milan nell’anno del decimo scudetto che valse la Stella nella stagione 1978/1979. Con Buriani abbiamo parlato del centrocampo rossonero, di Kessie, dell’esplosione di Bakajoko, del ritorno di Andrea Conti, delle difficoltà di Calhanoglu e anche di Inter…

Come vedi il centrocampo del Milan, che a volte difetta nelle ripartenze peccando di precisione?

“Anzitutto il nuovo acquisto Paqueta’ va aspettato, dovrebbe però poi essere lui a spezzare alcuni equilibri a centrocampo, con la sua qualità e fisicità anche se manca ancora di intensità . Chiaro invece  che Kessie non può essere un grande realizzatore, anche se qualche goal lo fa”.

Ti ha sorpreso il rendimento di Bakajoko, tanto criticato all’inizio e ora imprescindibile per la formazione rossonera?

“Dobbiamo  pensare che il giocatore arriva da un campionato, quello inglese, molto difficile e che nelle ultime stagioni giocava poco, quindi ci voleva del tempo perché entrasse in condizione. La Dirigenza però, acquistandolo, sapeva che tipo di giocatore era  e quindi lo ha aspettato”.

Secondo te, da centrocampista, il Milan potrebbe fare a meno di Kessie, di fronte ad un’offerta importante ?

“Sinsa che in questo mercato, sia le Società che gli entourage dei giocatori possono valutare alcune proposte allettanti. Parlando di Kessie, forse è vero che sbaglia tanto, ma è uno di quelli che finora ha giocato di più e Gattuso punta parecchio sulla  sua fisicità”.

Cosa ha in mente invece il Mister rossonero nei confronti di Andrea Conti, ancora non impiegato   con costanza al rientro dall’infortunio?

“Il ragazzo è davvero interessante, ma rientrando da un infortunio così grave occorre tanto tempo per metterlo,nelle condizioni ideali e non è corretto metterlo allo sbaraglio contro gente veloce come ad esempio aveva schierato il Napoli. Ritengo Calabria molto valido, ma Andrea Conti ha qualcosa in più “.

La tua opinione invece relativamente a Gagliardini nell’Inter?

“Personalmente non ritengo Gagliardini un fenomeno, ma fa parte di quei classici giocatori che messi in certe  condizioni, come a Bergamo, possono dare il meglio. Ovvio, che giocare nell’Atalanta o nell’Inter, a San Siro, e’ un po’ diverso… In una rosa competitiva poi, sei uno dei tanti e devi dare tutto te stesso per emergere”.

Quali sono le difficoltà di Calhanoglu, che nelle ultime uscite a San Siro ha dovuto affrontare anche qualche fischio del pubblico, con rammarico da parte di Gattuso che lo ha sempre sostenuto?

“Quando giochi in certi stadi, il pubblico ha un palato fino, vorrebbe vedere la qualità di certi giocatori che ora non ci sono piu, hanno smesso. Calhanoglu ha buone qualità tecniche, e’ un buon tiratore , poi sai dipende dalle annate, quelle in cui fai bene tutto e viene giù lo stadio, in altre invece non ti riescono le cose e ti fischiano.  Comunque io tra Deulofeu, accostato nei giorni scorsi al Milan e il turco io scelgo sempre Hakan, che mi sembra più completo”.

foto 607080.blogspot.com

 

 

 

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