Walter DE VECCHI: ” La Società biancorossa è ambiziosa, vedrete… I miei anni al MONZA? Una famiglia e una SQUADRA fantastica, quanti TALENTI! Che stadio il ‘SADA’… MERCATO? Prenderei POBEGA”.

Durante la puntata di ‘MonzA’ la trasmissione curata da Este News Sport e da Cartacantaweb, in onda sul canale 79 ONE TV del DTT e sui Social, è intervenuto in collegamento Walter De Vecchi, ex centrocampista di Monza, Milan, Ascoli e Napoli tra le altre, poi diventato allenatore nonchè anche istruttore all’interno di AC Milan e Milan Academy. Con De Vecchi abbiamo analizzato la sconfitta del Monza contro la Lazio, le motivazioni da ritrovare, gli obiettivi della prossima stagione, ricordato la sua esperienza al Monza, le emozioni del Sada, le difficoltà della Nazionale e consigliato a Galliani un acquisto…

Partiamo da domenica scorsa: troppo forte secondo te la Lazio per questo Monza?

” Faccio mio un giudizio del Presidentissimo Berlusconi che ha dichiarato che il Monza ha disputato una buona partita contro un avversario forte, mostrando un ottimo possesso palla. Certo la Lazio in questo momento è un competitor di grande livello”.

Monza virtualmente salvo, c’è il rischio di trovarsi senza motivazioni a questo punto del campionato?

“Fino a un certo punto perchè questi giocatori devono conquistarsi le conferme e più punti possibili. Non dimentichiamo che il Monza il prossimo anno sarà molto ambizioso, puntando alla parte sinistra della classifica”.

E’ una squadra che ha risposto alle aspettative secondo te? Cosa manca ancora per renderla più competitiva?

“Intanto il dott. Galliani e l’allenatore sanno cosa manca, Palladino ha dimostrato di essere molto preparato e il Monza è una delle squadre con il maggiore possesso palla e pratica il ‘calcio di comando’, Credo che abbiano solo bisogno di alcune pedine”.

In attacco, l’assenza di un vero bomber può pesare? Non c’è il rischio che questo possesso palla sia troppo esasperato?

“Il fatto di mantenere il possesso è una grande virtù, come diceva Liedholm, se il pallone ce l’ho io, non ce l’hanno gli altri… Il bomber? In rosa quelli che ci sono non sono per nulla male”.

Cosa ricordi dei tuoi anni al Monza?

“Anni meravigliosi, impossibile da replicare, con almeno dieci giocatori di quella rosa che hanno poi disputato duecento partite in serie A, vittoria del campionato di serie C con record di punti e Coppa Italia di categoria, con Cappelletti Presidente, Adriano Galliani giovane Dirigente, Vitali Direttore Sportivo e Alfredo Magni allenatore. Una famiglia, con tanto talento e tanto lavoro, non riesco a capacitarmi come tanti giocatori di valore si siano trovati a giocare tutti insieme, ne cito alcuni: Buriani, Tosetto; Antonelli, Terraneo, Vincenzi, Beruattto, Casagrande, De Nadai, Cantarutti”.

E dell’effetto Sada?

“Uno stadio all’inglese, avevamo i nostri tifosi addosso, giocavamo bene e venivano in tanti a vederci. Ricordo una partita con il Cagliari di Virdis a fine campionato, zero a zero con lo stadio al limite della capienza e un caldo opprimente”

Possiamo smentire che in quegli anni non ci fosse la volontà di salire in serie A?

“Una leggenda senza fondamento, una promozione per me sfiorata due volte, con una squadra spumeggiante che praticava un grande calcio”.

Qualche tifoso del Monza si aspettava che Mancini chiamasse altri giocatori oltre a Pessina, che ne pensi?

“Nella Nazionale siamo in un momento di transizione, dove a centrocampo c’è forse abbondanza di giocatori, ma carenza di attaccanti nel ruolo di punta centrale e in difesa dove bisogna trovarne altri, forse partendo dall’Under 21”.

Quale centrocampista italiano consiglieresti a Galliani da portare al Monza?

“Senza fare voli pindarici, io ho la fortuna di lavorare ancora per il Milan e conosco bene Tommaso Pobega che farebbe comodo e ha caratteristiche uniche, anche se al Milan sta trovando poco spazio. Un ragazzo meraviglioso, che ha fatto parte del mio settore giovanile al Milan, si è laureato di recente e sarebbe un acquisto super, ma credo voglia giocarsi le sue carte al Milan…”.

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