W. DE VECCHI:” PALLADINO il miglior acquisto. E’ un predestinato. COLOMBO? Italiani come lui ce ne sono pochi. Che giocatori nel mio MONZA! L’EUROPA? Questa squadra ha dei dati CLAMOROSI”.

Lunedì 06 novembre, nel corso della trasmissione ‘MonzA’ in onda ogni lunedì dalle 20 alle 21 sul canale 79 One Tv, sui profili social di CARTA CANTA FB e ESTE NEWS e sul canale Twitch Estenews_tv, è intervenuto in collegamento skype Walter De Vecchi, ex giocatore, mediano, che in passato ha vestito tra le altre le maglie di Monza, Milan, Ascoli e Napoli. De Vecchi ha svolto anche l’attività di allenatore, si è dedicato a tutti i settori giovanili di AC Milan e all’attività di insegnante quale responsabile della tecnica individuale nello stesso Club. Con De Vecchi abbiamo analizzato il campionato del Monza, il momento di Palladino, le gesta di Lorenzo Colombo, la forza del settore giovanile biancorosso e le ambizioni europee dei biancorossi.

Il Monza a Verona ha mostrato a detta di Palladino una grande solidità, Che squadra hai ritrovato quest’anno?

” Io dissi in tempi non sospetti che il miglior acquisto della stagione sarebbe stato Palladino. Sono stati inseriti nuovi elementi, ma la costante è il gioco. Come ha detto il grande Amministratore Delegato. Adriano Galliano, è destinato a platee importanti e sono convinto ci arriverà. La sua squadra propone qualcosa di nuovo rispetto ad altre”.

Che giocatore è Lollo Colombo, che tu hai visto crescere da vicino sin dalle Giovanili?

“Intanto parlo del ragazzo, splendido, facile da allenare per la sua attenzione, disponibilità e voglia di arrivare. Ricordo che è un 2002 e in Italia ce ne sono ben pochi nel suo ruolo”.

Ai tuoi tempi la squadra biancorossa era una fucina di talenti destinati a grandi squadre. Sembra tornato quel periodo con i vari Pessina, Colpani, Vignato, Colombo e tanti altri. Cosa ne pensi?

” Il nostro Monza ai tempi era un’isola felice che lanciò molti giovani, senza dimenticare che dopo di noi arrivarono Massaro, Monelli e tanti altri, Credo che per una squadra ‘di provincia’ anche se ormai non si può definire tale, sia fondamentale il lavoro sui giovani, con cui bisogna avere passione e pazienza con il giusto equilibrio. Il mio Monza, con Magni allenatore, il povero Giorgio Vitali direttore sportivo, sfornò almeno nove giocatori che disputarono duecento partite in serie A, una roba unica”.

Sei favorevole alle seconde squadre?

“Sicuramente, se guardiamo agli altri campionati, vediamo che il Brighton di De Zerbi schiera dei 2004 e 2005 tra i titolari, mentre da noi giocano in Primavera… Fare un Under 2we3 e inserirla in serie C è impegnativo però, perchè insieme ai giovani deve inserire anche uomini di esperienza”.

Ci credi a un Monza in Europa?

“Sono un ammiratore di Palladino, quando gli affidarono la prima squadra pensai a un azzardo, invece si è dimostrato un valore aggiunto, Non dimentichiamo che quest’anno il Monza non è stato messo sotto da nessuno sotto il piano del gioco, forse solo a Bergamo, ma ci sta. Questa squadra ha dei dati clamorosi, se si guardano i dati possesso palla, occasioni create baricentro, la squadra è tra le prime cinque della seria A”.

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