INTER e MILAN: Il destino europeo tutto in un DERBY da dentro o fuori.

Un altro Derby che conta, dopo quello sotto l’albero di Coppa Italia. Le milanesi ci arrivano in condizioni psicofisiche differenti. I nerazzurri hanno ritrovato stabilità di una difesa imbattuta da quattro partite consecutive, la buona vena di Brosovic, l’estro e la capacità realizzativa di Perisic e la spietatezza di Icardi. I rossoneri si presentano con un ruolino di marcia che nel 2018 li vede protagonisti, ma reduci dalle fatiche e dalle scorie sopratutto mentali di una sfida con una Juventus subita, poi riagguantata, fino quasi a sovrastarla (la traversa di Calhanoglu rimarrà impressa per molto nella testa di Gattuso), ma da cui alla fine sono stati tramortiti e messi al tappeto in modo brusco. Una stracittadina che potrebbe segnare il campionato di entrambe: un risultato positivo per l’Inter significherebbe non certo la Champions, ma la convinzione di doversi giocare il traguardo più ambito con un avversario in meno, mentre il Milan superando i cugini manterrebbe alta l’attenzione e sopratutto continuerebbe a fiutare la scia europea di chi sta davanti, ma che naturalmente ne soffrirebbe la pressione. La ritrovata verve degli uomini di Spalletti, partiti con propositi superiori a quelli dei rivali, contro lo spirito di rivincita dei giocatori di Gattuso, protagonisti di un mini campionato, partito nell’anno nuovo, che li ha visti spregiudicati contro chiunque, ma che per la prima volta gli imporrà di dover fare la partita senza prendere in considerazione un finale diverso dalla conquista dei tre punti. Lo spettacolo ne trarrà senz’altro i benefici maggiori, con l’auspicio che le scenografie di San Siro siano da splendido contorno ad un tardo pomeriggio di un Derby finalmente tornato a scrivere in grassetto sulla classifica della nostra serie A.

 

foto itasporpress.it

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