Le PAGELLE neroazzurre di Atalanta-Inter 4-1 12° GIORNATA

HANDANOVIC 6,5: Trovare un portiere con un voto sopra la sufficienza dopo che ha subito quattro gol è
cosa rara. Lui ci riesce perché se l’Inter nel primo tempo è ancora in partita è solo per merito suo. Difficile
attribuirgli colpe sui gol incassati, neppure sull’ultimo, quando Gomez lo trafigge dalla lunga distanza con
un tiro tanto potente quanto preciso.

ASAMOAH 4,5: Prestazione al di sotto delle aspettative per il ghanese che non riesce a bloccare le franate
che arrivano dalle sue parti. Lascia libero Hateboer sul primo gol, sempre in difficoltà quando viene
puntato.

MIRANDA 5: Il meno peggio del reparto difensivo solo perché non compie errori evidenti che portano a un
gol dei bergamaschi. Salva con un intervento in scivolata un tiro di Zapata da dentro l’area che contribuisce
a mantenere a galla i suoi. Viene poi sostituito per un tardivo cambio di modulo.

VRSALJKO (dal 71’) 5: Con lui in campo ci si presenta “a specchio” e forse è un po’ troppo tardi per limitare
i danni sulle fasce. Entra in un momento della partita in cui era difficile cambiare qualcosa.

SKRINIAR 4,5: Dalle stelle alle stalle. Archiviata la prestazione mostruosa contro il Barcellona arriva quella
disastrosa contro l’Atalanta: sempre saltato nell’uno contro uno, mostra difficoltà nel tenere l’uomo sia a
terra che in volo.

D’AMBROSIO 4,5: Pasticcia rischiando un autogol che salva Handanovic in modo fortunoso. Patisce le
discese di Gosens che non riesce mai a contenere. Ritorna centrale in una difesa a tre come ai tempi di
Mancini ma poco cambia.

VECINO 4,5: Girovaga in mezzo al campo senza mai incidere come dovrebbe. Si becca un giallo e un thè
caldo che si gusterà per tutto il secondo tempo dalla panchina.

BORJA VALERO (dal 46’) 5,5: Con lui l’Inter prova a costruire qualcosa ma la giornata no dei compagni di
reparto non aiuta.

BROZOVIC 4,5: Espulsione (esagerata) per doppia ammonizione a parte prova a rendersi utile più in fase di
rottura che di impostazione. Lui si fa vedere poco, i compagni non lo trovano e il gioco dell’Inter viene così a
meno del suo regista. E infatti i nerazzurri (bianchi per l’occasione) non giocano.

GAGLIARDINI 4,5: Gara da ex che difficilmente lui ricorderà e che difficilmente gli avversari
rimpiangeranno. Reduce dall’ottima gara contro il Genoa che però non riesce a replicare. Patisce le
condizioni del campo che rendono sempre poco puliti i suoi interventi.

PERISIC 4,5: Davanti nullo, dietro non aiuta. Asamoah va’ in difficoltà continua ma sembra che gli interessi
poco. Spara alto di testa sopra la traversa l’unica occasione degna di nota.

POLITANO 5: Non gli riesce quello in cui è bravo a fare, merito dei difensori atalantini ma anche demerito
suo. Nel secondo tempo entra con un altro spiglio, costruisce la scena del rigore che porterà il killer Icardi al
momentaneo pareggio. Sparisce inesorabilmente col passare dei minuti.

KEITA’ (dal 66’) 4,5: Si accorge troppo tardi che il campo, ad un certo punto, finisce. Solita poca roba
confusionaria a cui sta abituando oramai da tempo.

ICARDI 5: Nel momento in cui viene a prendersi il pallone basso lo gestisce male regalando una ripartenza
agli avversari. Tocca pochi palloni e di conseguenza l’Inter non si rende mai pericolosa. Preciso nel calcio di
rigore, sfata il tabù Bergamo.

SPALLETTI 4,5: Legge male la partita, una trasferta che tradizionalmente l’Inter ha sempre patito. Cura poco
le spinte degli esterni avversari che poi si riveleranno i principali punti di forza della banda Gasperini.
Cambia modulo proponendo una difesa a cinque con esterni difensivi che in fase di spinta la riportano a tre,accentrando D’Ambrosio. Floppa il centrocampo che non facendo filtro, né tantomeno costruzione, manda
in crisi un po’ tutta la squadra. Il dato che più inquieta sono i tiri nello specchio avversario che, rigore a
parte, segna zero. Esito giusto che non rispecchia il momento attuale ma che constata forse un po’ di
stanchezza e appagamento di risultati.

 

Fonte foto: centrometeoitaliano

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