Franco CERILLI (ex INTER):”Il mio VICENZA? Se FARINA avesse accettato l’offerta della JUVE… L’INTER deve schierare le due punte. Attenti al MILAN…DYBALA? Con me gioca sempre “.

Durante Carta Canta di lunedì 18 febbraio, in onda a Ballando Station One, anche in FM,    la Redazione ha contattato al telefono Franco Cerilli, ex Inter, ma soprattutto uno dei maggiori protagonisti e interpreti di quel ‘Real Vicenza’. in cui con Paolo Rossi fu protagonista di uno storico secondo posto in serie A.  Con Cerilli, diventato anche poi allenatore abbiamo ricordato Roberto Baggio nel giorno del compleanno di Paolo Rossi suo compagno a Vicenza, della lotta per la Champions, di Paqueta’, del modulo a due punte per l’Inter e di Dybala.

Sei nostro ospite, per puro caso, nel giorno del compleanno di Roberto Baggio. Cosa ti senti di dire?

“Gli facciamo tutti gli auguri, io ho avuto la fortuna o ha avuto lui la fortuna di giocare con me (sorride, ndr), non lo so, era molto,giovane e io sono stato il suo capitano quando aveva diciassette anni a Vicenza e si vedeva che sarebbe diventato un super campione.

Tu fosti protagonista di quel ‘Real Vicenza’ che tanto incanto’ alla fine degli anni ’70. Oggi sarebbe possibile un fenomeno del genere in Italia?

“Quella squadra rappresentava una Società molto piccola, aveva  giocatori che arrivano da squadre più quotate, io stesso dall’Inter, altri che dovevano fare ancora strada. Un calcio in cui ci si divertiva, anche se non giravano molti soldi. Avevamo certo la ciliegina sulla torta, rappresentata da Paolo Rossi che in tre anni fece sessanta goal e che non si è ripetuto altrove, pur vincendo anche un Mondiale. Pensate anche cosa avremmo potuto diventare, se il presidente Farina avesse accettato l’offerta della Juventus che avrebbe dato Prandelli, Virdis e Fanna più soldi, in cambio di Paolo…. Il Vicenza avrebbe fatto l’affare, purtroppo il Presidente si intestardì “.

C’è una squadra che ti diverte nel nostro campionato, come accadeva al tuo Vicenza?

“A dire il vero, questo gioco tutto in orizzontale non è che mi diverta molto, mentre mi è piaciuto vedere l’Ajax qualche giorno fa, tutto in verticale e in velocità, molto offensivo.  Molte squadre, ci metto anche l’Inter impiegano venti minuti per arrivare a concludere”.

Qualcosa di interessante forse ora è la lotta per la qualificazione in Champions. Come la giudichi?

“Sicuramente il Milan sta facendo molto bene, avendo trovato la’ davanti un giocatore che ogni pallone che tocca fa goal. I rossoneri stanno anche esprimendo un buon gioco, dal punto  di vista tecnico e il carattere che Gattuso gli ha trasmesso. L’Inter deve fare attenzione a questo Milan”.

Cosa ne pensi dell’impatto di Paqueta’ sul campionato italiano?

“E’partito bene, ma credo, spero, possa fare meglio. Lo hanno dipinto come il nuovo Kakà , ma aspettiamo. Sta facendo delle cose buone , ma ha margini…”.

Parlando di Inter, contro la Samo abbiamo visto un Perisic e un Nainggolan in ripresa. Sarà sufficiente per i nerazzurri averli ritrovati, oppure questa Inter non può prescindere dal suo ex capitano, Icardi?

“L’Inter non mi piace quest’anno a livello di gioco, troppo prevedibile e troppo dipendente da Icardi. Io avrei schierato le due punte, perché il blasone dell’Inter lo impone. Si può giocare anche con un altro modulo il 4-4-2 che darebbe più spazio a Icardi, non ci si può fossilizzare …”.

Tu sei ricordato come un funambolo, un giocatore portato all’attacco e all’estro. Cosa pensi quando vedi la difficoltà di un giocatore come Dybala nel trovare un posto da titolare?

“Io un giocatore così lo farei sempre giocare. Dotato di grande tecnica, lo farei partire da dietro per consentirgli di  inserirsi e liberarsi dalle marcature. Può migliorare molto e diventare un campione. Dybala all’Inter? Beh, io lo vedrei in qualunque grande squadra”.

Foto storiedicalcio.altervista.org

 

 

 

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