N. CANUTI: “Il DERBY? Sono scaramantico…L’INTER in riserva prima del mercato di gennaio. IBRA? Per fermarlo… Al MILAN sarei anche rimasto”.

Nel corso di CARTA CANTA, la trasmissione radiofonica in onda a BSO Channel, è intervenuto Nazzareno Canuti, grande ex difensore nerazzurro, ma che ha vestito anche la maglia rossonera. In avvicinamento al derby di Milano, con lui abbiamo analizzato la sfida, i ricordi da giocatore, il mercato dell’Inter, parlato di Lukaku e Eriksen, di come si ferma Ibrahimovic e della sua esperienza al Milan.

Come ci arriva la tua Inter a questo Derby?

“Scherzando con i miei amici milanisti dico sempre che chi è favorito poi alla fine perde, allora dico che ad esserlo è il Milan perchè ha vinto qualche partita di seguito… Peccato per l’assenza di Lautaro, ma sono convinto che se l’inter gioca bene e il Milan gioca bene, alla fine vince l’Inter”.

Quando eri giocatore che vivevi i giorni che ti avvicinavano al derby di Milano?

“Mi fermavano per strada, dandomi raccomandazioni per la partita, adesso è meno sentito, c’è meno rivalità”.

Sei soddisfatto del mercato di riparazione di gennaio dell’Inter?

“Eravamo in riserva… Diciamo che con queste due, tre operazioni abbiamo aggiustato le cose. Abbiamo recuperato anche Sanchez e anche Esposito può fare bene”.

Ti aspettavi un Lukaku così determinante da subito?

“Ero un po’ dubbioso all’inizio, aveva qualche chilo di troppo e si muoveva meno velocemente (sorride, ndr). Poi ha preso in mano l’attacco anche se Lautaro gli ha dato una grossa mano. Penso che se Conte ha spinto tanto per l’arrivo di Lukaku è perchè sapeva quanto fosse valido”.

Si è discusso tanto sulla posizione che occuperà in campo Eriksen. Tu dove lo vedresti?

“Io sono con Conte nel senso che lui lo ha fatto giocare subito, ma ha bisogno di due, tre domeniche per essere al topo, conoscere i compagni e un campionato italiano che non è per nulla semplice. Mi fido di Conte”.

Come si ferma un giocatore come Zlatan Ibrahimovic?

“Anzitutto si deve marcare a uomo, almeno negli ultimi venti metri.. Non bisogna stargli troppo attaccati, perchè lui, che è forte fisicamente, ti sposta e conquista la posizione. Occorre tenere quella poca distanza che ti consente di anticiparlo, solo così puoi limitarlo. Quando mi trovavo di fronte ad esempio Pruzzo, Bettega e Graziani che erano simili nell’atteggiamento ricorrevo a questo tipo di marcatura”.

“Cosa ricordi della tua esperienza in serie B con il Milan, dove hai dimostrato grande professionalità?

“Lo dico sempre, mi sono trovato benissimo, non ho mai rinnegato questa esperienza, anzi per come sono andate le cose dopo, avrei potuto rimanere ancora qualche anno. Magari avrei potuto incrociare Berlusconi…”.

foto fcinter1908.it

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