Il FEBBRAIO nerazzurro: la FASCIA, l’esordio in EUROPA LEAGUE, il ritorno del NINJA e l’inspiegabile VAR

La falsa partenza di gennaio mette a dura prova Spalletti e giocatori finiti sul banco degli imputati oltre che per l’eliminazione dalla Coppa Italia anche per la poca reazione dimostrata in campo. Le trasferte di Parma (reduce da un rocambolesco 3 a 3 all’Allianz Stadium) e Firenze complicano un cammino già di per se difficile. Nel mentre, l’esordio in Europa League contro gli austriaci del Rapid Vienna nei sedicesimi di finale oltre a Bologna e Sampdoria a San Siro.

BOLOGNA 1-0: L’Inter torna tra le mura amiche senza però dimenticarsi di non giocare. Handanovic, come sempre, salva i nerazzurri due volte prima di subire il vantaggio rossoblù di Santander che, di testa, sovrasta De Vrij. Le prestazioni di Icardi, Nainggolan e Martinez messe insieme arrivano al giudizio di Andrea Ranocchia che, entrato a 10 minuti dalla fine, mostra tutto il carattere, volontà e personalità che un giocatore dell’Inter dovrebbe avere.

PARMA 0-1: Le tanto attese risposte arrivano, soprattutto da Perisic e Nainggolan che gioca probabilmente la miglior partita da quando veste il nerazzurro. Un buon Parma per 15 minuti non basta per mettere sotto l’Inter che con ritmo e intensità prima prende le misure e poi colpisce nella seconda frazione. Tante verticalizzazioni ma solo un gol, quello dell’appena entrato Martinez che toglie le castagne dal fuoco proprio come contro il Napoli. L’Inter torna a segnare, approfitta del pareggio dei partenopei e lancia un segnale alle inseguitrici con l’augurio di trovare i decisivi gol del capitano Icardi a secco da sette gare consecutive.

RAPID VIENNA 0-1: L’andata dei sedicesimi di Europa League porta con sé l’ennesimo polverone in casa Inter, ossia il cambio di fascia da capitano che passa dal braccio Icardi a quello del portiere Handanovic. Mentre l’argentino decide di non partire per Vienna, il neo capitano salva il risultato con un grande intervento da fermo in quello che sarà l’unico sussulto degli austriaci. All’Inter invece, basta un rigore di Martinez in una partita in cui, tra squalificati e assenze varie di lista e non, ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo.

SAMPDORIA 2-1: Con un Icardi che si auto-accantona, l’Inter vince una delicatissima gara tra le mura amiche. D’Ambrosio porta in vantaggio meritatamente i nerazzurri che però si fanno subito recuperare dal gol di Gabbiadini. Nainggolan porta a casa i tre punti grazie ad un tiro dal limite dell’area. Nel mentre i soliti miracoli del nuovo capitano Handanovic, la garra del “toro” Martinez ed un Perisic rinato dopo il mal di pancia avuto un mese prima.

RAPID VIENNA 4-0: Poker che regala gli ottavi di Europa League ai nerazzurri che non fanno entrare in partita gli avversari e si regalano una serata in scioltezza. Vecino apre, Ranocchia si fa il regalo di compleanno, Perisic “scavetta” e Politano, messo prima punta in attesa di capire il futuro di Icardi, chiude i conti. Nel doppio confronto l’Inter ne esce con 5 marcatori tutti diversi e 0 gol subiti. Una serata semplicemente perfetta.

FIORENTINA 3-3: Partita rocambolesca e che rimarrà alla storia per il tempo trascorso al Var dall’arbitro Abisso e per la decisione assurda sul rigore che ha poi permesso ai viola di pareggiare i conti all’ultimo minuto. I nerazzurri vanno sotto dopo appena 20 secondi ritrovandosi poi in vantaggio all’intervallo grazie al pareggio dopo una manciata di minuti di Vecino e del sinistro vincente di Politano. Poi il rigore trasformato da Perisic (visto dal Var), la stupenda punizione di Muriel, la rete annullata a Biraghi e il rigore inesistente siglato allo scadere da Veretout.

Fonte foto: tuttosport.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *