SARRI allena il Sistema. Il buon Maurizio firma un triennale con la JUVENTUS.

Milano – Chissà che luna e che vento soffiava in quella notte di un imprecisato mese del 246 A.C. quando Attilio Regolo venne giustiziato e torturato a Cartagine. Chissà cosa pensava Marco Attilio Regolo mentre sulla nave attraversava il Mar Mediterraneo per andare incontro al suo destino. Catturato a Tunisi dall’esercito cartaginese e fatto prigioniero venne rimandato a Roma per perorare la pace, ma Regolo che di romano aveva pure le ossa una volta nella Caput Mundi incitò a continuare la prima guerra punica contro una Cartagine stremata. Aveva dato però la sua parola ai generali cartaginesi che sarebbe comunque tornato a Cartagine e affrontato il suo destino. La pietà cartaginese non ci fu e la morte di Regolo fu agghiacciante. Sono passati 246 anni prima di Cristo e 2019 dopo e quello rimane un unicum storico. Il 16 Giugno di un pomeriggio molto torrido accade che Maurizio Sarri, ma giusto per citarne uno, firmi un triennale con la Juventus. Qualcuno a questo punto dirà : ma questo preambolo a cosa serve ? Cui prodest? Sarri è un unicum al contrario. Di volta bandiere ne abbiamo visti milioni, ma l’odio che il bancario Maurizio urlava al mondo contro la Signora era unico. Una volta in Conferenza disse che avrebbe dato mandato ai suoi avvocati e che avrebbe querelato chi lo accostava alla Juventus. Sarrismo e Rivoluzione di un Comunismo ormai solo per pochi nostalgici operai che non ci sono più. Quel Comunismo distrutto dal dio danaro. Maurizio figlio di una tuta blu, passando per uno sportello bancario fino alla panchina che tutti sognano. A Napoli si costernano e si indignano mentre nel resto d’Italia i tifosi bianconeri sono attoniti. Lo erano anche con Max Allegri, ma il conte Max con la bocca sa cosa dire ed arrivò sotto la Mole con garbo e discrezione. Maurizio urlava contro il sistema ed ora ci sguazza dentro. Del resto il nostro Paese ci insegna ciò. Da tonno a squalo è un attimo. Il Sarrismo e la Rivoluzione vanno in pensione. Il calcio sarà sempre un gioco, ma la historia è magistra vitae.

FOTO : GOOGLE.IT

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